Nasce a Porto Recanati nel 1948 da madre russa e padre polacco. Alla fine dello stesso anno approda in Argentina dopo una drammatica traversata dell’Atlantico.
Passa i primi anni dell’infanzia tra le foreste Misionares, l’Iguazù e il Paraguay, per stabilirsi poi a Buenos Aires dove intraprende la carriera circense a contatto con artisti del calibro di Popov.
Nel ’69 approda in Cile nel pieno dell’ideologia pacifista del governo Allende. Alla caduta di Allende Kokocinski è già in Europa dove è accolto da intellettuali come Rafael Alberti, Alberto Moravia, Carlo Levi ed altri. Espone ai Musei Vaticani illustrando L’Angelus Dei per l’Anno Santo sotto il pontificato di Papa Paolo VI.
In quel periodo ricomincia a lavorare come sceneggiatore per il teatro e per il cinema, collaborando con grandi personaggi come Gabriella Ferri e Lina Sastri; numerosi sono i documentari sulla sua vita avventurosa (l’ultimo dei quali “Alejandro es la vida” prodotto da Antigona Productions nel 2007).
Nel 1977 viene allestita una personale al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nella quale l’artista continua a denunciare, attraverso la pittura, la crudele realtà sociale del Sud America. Tra gli anni ’80 e i ’90 viaggia tra l’Oriente e il Nord Europa, esponendo a Hong Kong, a Berlino, Dresda e Praga.
Di ritorno in Italia nel 2001 illustra la Divina Commedia per l’editore Franco Maria Ricci. Nel 2003 presenta al Museo Nazionale di Palazzo Venezia di Roma la mostra personale “La potenza dello spirito” ciclo di pitture ispirate alla classicità e ai miti.
Tra le sue opere principali la “Trasfigurazione”, installazione composta da 5 pannelli di grandi dimensioni, da poco reduce da una mostra itinerante in giro per il mondo.