ALESSANDRO GUERRIERO
NOIO
25 tavole con 25 testi
A cura di Matteo Pacini
18 / 22 APRILE 2023
VERNISSAGE: MERCOLEDI 19 APRILE – ORE 18.30
ARTESPRESSIONE
Via della Palla 3, Milano
In occasione della Design Week 2023, la galleria Artespressione di Milano presenta un doppio evento dedicato a Alessandro Guerriero, artista e designer fondatore dello Studio Alchimia, “un gruppo d’avanguardia post-radicale fondato a Milano nel 1976 insieme alla sorella Adriana Guerriero, con lo scopo di “materializzare una cosa inesistente”, il primo esempio di progettisti produttori da cui la “post avanguardia italiana ha preso faccia e idee” (Dom McHost).
Nella storica sede di Artespressione in via della Palla 3 sarà presentato “Noio / 25 tavole con 25 testi”, mostra a cura di Matteo Pacini dell’ultimo progetto di Alessandro Guerriero costituito da un ciclo di 25 tavole dipinte a mano che costituiscono una sorta di mappa di sé, attraverso una serie di ritratti di quelli che lo stesso Guerriero definisce i suoi “miti fondativi”, realmente incontrati o immaginari, che costituiscono il “substrato da cui nasce il suo modo di pensare, fare e progettare”. Ad ogni ritratto realizzato è associata una lettera rivolta al personaggio in tono ironico e scherzoso che, scritte dall’amico Giacomo D. Ghidelli, hanno il compito di guidare (o disorientare) l’osservatore nel porsi domande interrogandosi sui propri miti fondativi.
La mostra “Noio/ 25 tavole con 25 testi” sarà visitabile dal 18 al 22 aprile presso lo spazio di via della Palla 3.
In occasione della 5VIE DesignWeek, dal 19 al 23 aprile Artespressione si sdoppia in una sede d’eccezione in via San Maurilio 14, dove sarà esposta una selezione dei pezzi più iconici e rappresentativi firmati dell’artista e designer.
Entrambi gli spazi inaugureranno mercoledì 19 aprile alle ore 18.30, evento inserito nel contesto del 5VIE DAY.
Per visite su appuntamento e informazioni contattare l’indirizzo artespressione@gmail.com
Noio 1 – di Alessandro Guerriero
“Questa mostra non è organizzata intorno a quanto la mia personalità abbia dato alla cultura del design ma, al contrario, a quanto ho assorbito dalle correnti culturali e dai maestri che ho incontrato (o che ho fatto finta di incontrare) nel corso della mia carriera. Avrei cominciato con qualche grande maestro del passato del rinascimento italiano… ma non ci sono riuscito. Poi avrei continuato con gli artisti d’avanguardia come il futurista Schlemmer, ma anche con Malevich, Depero e Ponti… Ma infine ho preferito disegnare altri ritratti di altre persone che sono a volte anche molto più giovani di me e altre che sono del tutto inventate.
Alle fine sono in mostra 25 miei lavori.
Sono 25 maestri, le cui idee si intersecano con le mie.
Penso che il mio lavoro non abbia mai ceduto all’isolamento o al predominio; piuttosto è confuso ma nello stesso tempo empatico e spero venga letto così.
Assorbe orizzonti e li restituisce elaborati, come portatori di rinnovate visioni.
Detto questo, nel mio caso, si potrebbe parlare di un’opera collettiva con vari gradi di coralità dirette, anche se spesso si esprime in un suo stile compatto.
Le persone o i movimenti che qui definisco maestri sono i miei centri propulsivi, generatori di esplorazioni, di idee omologhe comuni, voci che appartengono al mio stesso coro, ma ciascuna con il proprio timbro e personalità.
Il suono che emerge da questa mappa, da questo confronto, è tra me e i miei echi simili nello spazio umanistico che aspira all’utopia. Qui il senso estetico interpreta le arti come suoi strumenti e come senso etico.”
Noio 2 – di Giacomo D. Ghidelli
Nome strano, Noio, che può essere letto in molti modi. No-io, e quindi come negazione della propria identità singolare, la cui essenza è affidata alla complessa mappa dei personaggi da cui quella cosa che chiamiamo “io” ha preso vita. Ma anche Noi-o, dando ancora una volta la preminenza al collettivo, lasciando tuttavia in sospeso cosa ci sia dopo la “o” disgiuntiva. Naturalmente i cinefili avranno riconosciuto il modo in cui Totò indicava se stesso e il compare Peppino rivolgendosi al milanesissimo (ma supposto austriaco) vigile urbano nel film “Totò Peppino e la malafemina”.
In effetti questa mostra ci parla, come tutte le mostre che si rispettino, dell’autore che ha realizzato le opere offerte al nostro sguardo. E a quanto lui scrive aggiungo soltanto che, pensando a Totò – e ai testi che nel catalogo accompagnano le immagini – la mostra dice anche che è l’ironia uno dei vertici da cui Guerriero ha sempre guardato al mondo.
Tuttavia questa mostra, come tutte le mostre che si rispettino, può suggerire anche altro. In particolare ci parla della necessità di un cammino individuale che conduca ciascuno alla scoperta di quale sia la mappa da cui ha preso vita la propria identità: un cammino e una ricerca che mettendo a fuoco i più importanti incontri dell’esistenza regali la consapevolezza di ciò che ciascuno è oggi e dei rapporti e dei legami di cui è intessuta quella cosa indefinibile che sintetizziamo nella parola “io”.
Ed è un percorso e una ricerca da cui chi voglia giungere alla conoscenza di sé non può sfuggire: come annota il grande Borges, “Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa è la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso”.
Informazioni mostra:
Artista: ALESSANDRO GUERRIERO (contributo tecnico Grazia Mazzone)
Titolo: “NOIO – 25 tavole con 25 testi”
Curatore: MATTEO PACINI
Periodo espositivo: 18/22 APRILE 2023
Info: www.artespressione.com
Contatti: 0039 329 9648086 – artespressione@gmail.com
Doppio vernissage: mercoledì 19 aprile 2023, h 18.30 – Via della Palla 3 / Via San Maurilio 14, Milano
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